Pasta e diabete

Pasta e diabete: quale pasta è consigliata con il diabete?

Un alimento che non manca nelle nostre dispense è sicuramente la pasta. Una domanda che ci siamo fatti tutti è: ” quale pasta consumare in presenza di diabete tipo 1 e diabete tipo 2?”

La pasta come il pane possono essere consumati in grammature che cambiano da persona a persona. E’ sempre meglio, infatti, chiedere al proprio nutrizionista quale sia la migliore grammatura perché valuterà in base al proprio fabbisogno energetico e nutrizionale il giusto quantitativo di carboidrati.

Ma quale tipo di pasta è consigliato consumare per chi soffre di diabete?

Sicuramente cercare di abbandonare la pasta raffinata e abituarsi a utilizzare la pasta integrale è la migliore cosa.

Abituarsi ad alternare i cereali è anche molto utile anche se non fondamentale per tenere a bada il diabete. Per esempio, si può variare consumando pasta di kamut, pasta di farro, pasta d’avena, pasta di grano saraceno, etc.

Oppure, è possibile variare utilizzando pasta preparata con farine di legumi o pasta con indice glicemico basso o pasta integrale preparata con l’aggiunta di fibra ( inulina).

L’aspetto negativo di questo tipo di prodotti è sicuramente il costo sia perchè supera quello della classica pasta di semola, e sia per la reperibilità in quanto bisogna trovare negozi adatti o trovarli in supermercati con un ampia scelta. Per ultimo il metodo sempre valido è comunque la reperibilità on-line.

Pasta e diabete

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In commercio, ormai, esistono diverse marche di pasta per diabetici a basso indice glicemico e di diversi formati:

• Intinifood – pasta di semola in diversi formati che trovi online
  • spaghetti, linguine, penne, rigatoncini, orecchiette, cavatelli e fusilli
• Felicia – pasta in diversi formati che trovi online, nei negozi specializzati e al supermercato e ha 2 tipologie di pasta
  1. linea di pasta di cereali senza glutine,
  2. linea di pasta di legumi senza glutine
• Molino Spadoni- AlimentazionE DedicatA a basso indice glicemico e senza glutine – pasta in diversi formati che trovi online, nei negozi specializzati e al supermercato.
• Strabuono – pasta in diversi formati che trovi online e ha due tipologie di pasta
  1. nutraceutica – farina di grani antichi e farina di semi di canapa
  2. gluten free
• FiberPasta – pasta di semola di grano duro e fibre alimentari al 14% in diversi formati. La trovi online o nei negozi specializzati.
• Probios – pasta in diversi formati di diverse tipologie di farine che trovi online, negozi specializzati.
  1. linea di pasta con farina di semola di grano duro o integrale
  2. linea di pasta con farina di grani antichi,
  3. linea di pasta con farina di legumi
  4. linea di pasta senza glutine

Come cuocere la pasta senza impattare sulla glicemia?

• Lasciare la pasta al dente in modo che i granuli di amido si idratano ma non si disperdono nell’acqua. L’amido verrà poi assimilato in maniera graduale evitando un innalzamento della glicemia.
• Non utilizzare l’acqua di cottura della pasta per mantecare o allungare i sughi. L’acqua di cottura contiene l’amido rilasciato dalla pasta durante la cottura stessa.

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Come mangiare la pasta per non alzare la glicemia?

• Usare poca pasta e accompagnarla con verdure insaporendo con buon olio extravergine d’oliva, erbe aromatiche o spezie.
• Lasciare raffreddare il piatto prima del suo consumo, in modo da ottenere una lieve riduzione dell’indice glicemico del piatto attraverso il raffreddamento.
• Masticare lentamente per imparare ad assaporare ed apprezzare il cibo nel suo aspetto, odore, consistenza e gusto. Masticando lentamente si riesce a controllare meglio l’appetito e si ha un maggiore senso di sazietà. Inoltre, la prima masticazione avviene in bocca e una masticazione lenta favorisce l’azione degli enzimi digestivi portando ad una digestione più agevole (evitando problemi di gonfiore di pancia, acidità e pienezza postprandiale ) e favorisce un miglior assorbimento a livello intestinale di vitamine, oligoelementi e sostanze antiossidanti.
• Se decidete di mangiare la pasta, evitate di associarla nello stesso pasto ad altre fonti di carboidrati come il pane, pizzette, dolci e dessert.

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