Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Da quando il diabete mi riguarda direttamente, mi sono accorta che è molto più diffuso di quanto si immagini e questo è anche in parte dovuto al nostro stile di vita scorretto.

Si mangia più di quanto sia necessario e male; si sta per tante ore fermi senza muoversi a causa del lavoro che è diventato più sedentario. Leggendo le cifre che riguardano il diabete, soprattutto di tipo 2, mi accorgo di quanto stia aumentando il numero di persone che fa fatica a tenere sotto controllo la glicemia. Si prevede che nel 2030 le persone diagnosticate in Italia con il diabete saranno 5 milioni. (fonte: http://www.giornatadeldiabete.it/il-diabete/I-numeri-del-diabete/default.aspx)

Finalmente, rispetto anche a qualche anno fa, se ne parla sempre più spesso e questo è un bene soprattutto per chi ha appena scoperto di averlo e non sa ancora come affrontarlo. Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) ed è dovuta a un’alterata quantità o attività dell’insulina (l’ormone prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica).

Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Molti pensano a chissà quali limitazioni abbia nella vita una persona con il diabete, ma da quando ho iniziato a interessarmene vi assicuro che sono piccoli interventi che anzi possono diventare delle sane abitudini da seguire anche da chi non ha questa malattia. Quindi, dentro e fuori della vostra cucina bisognerà:

  • Farsi seguire da un centro di diabetologia, per prima cosa, così da avere le giuste indicazioni dagli specialisti e in particolare dal nutrizionista, perché ognuno di noi ha bisogni diversi
  • Tenere sotto controllo il proprio peso perché il sovrappeso rende difficile curare il diabete
  • Fare movimento o attività sportiva perché questo aiuta a tenere le glicemie stabili
  • Non saltare i pasti principali e,se permesso dalla terapia, spezzare il digiuno con spuntini anche fuori casa, questo accorgimento serve ad evitare le ipoglicemie e a ridurre la fame, senza arrivare affamati ai pasti principali
  • Se non siamo noi ad avere il diabete, ma un nostro caro, mangiare le stesse cose della persona diabetica, lo aiuterà a non sentirsi solo
  • Preferire carboidrati integrali (pane, pasta, riso, farine, ecc) perché la fibra aiuta ad assimilare meglio gli zuccheri
  • Preferire proteine magre (carni bianche, pesce, formaggi light, ecc) perché i grassi in eccesso rallentano il lavoro che fa il fegato per elaborare il glucosio, perché il picco glicemico arriva comunque e le glicemie alte si trascinano anche per 6/8 ore
  • Evitare i prodotti confezionati da forno e soprattutto quelli con la scritta “senza zuccheri aggiunti”, perché sono pieni di grassi che alzano la glicemia
  • Consumare abbondanti verdure prima di ogni pasto, soprattutto se non ci sono problemi clinici che lo vietino
  • Sostituire lo zucchero con altri a basso indice glicemico (stevia, dolcificante liquido)
  • Scegliere i condimenti di origine vegetale, quindi utilizzare l’olio extravergine d’oliva, ma sempre limitandone l’utilizzo
  • Preferire cotture sane e leggere (al vapore, al forno, al cartoccio) quindi limitando o eliminando i fritti e soffritti
  • Monitorare sempre le glicemie soprattutto quando si introduce un nuovo alimento e in questo possono aiutare le App oggi disponibili e facilmente scaricabili e utilizzabili, come la AppOneTouchReveal
  • Cuocere la pasta al dente
  • Non utilizzare la stessa acqua di cottura della pasta per cucinare, perché la pasta durante la cottura rilascia i suoi amidi
  • Preferire alimenti a basso indice glicemico
  • Consumare la frutta meno matura e cruda, seguendo le stagionalità
  • Consumare i legumi germogliati, freschi, crudi o secchi
  • Consumare le verdure seguendo le stagionalità
  • Usare le spezie come insaporitori

Per rallegrare questa giornata ho scelto una Zuppa di funghi, un piatto caldo, con il sapore e il profumo dell’autunno, leggero e a ridotto contenuto in carboidrati. Facile da preparare e ideale da consumare sia a casa che fuori in una giornata fredda, soprattutto se si ha voglia di gustare un piatto diverso. Le zuppe sono pratiche e deliziose, possono essere preparate in anticipo, fatte in grandi quantità e conservate in frigo per diversi giorni.

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Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Le buone pratiche da seguire in cucina con il diabete

Ingredienti per 6 persone

  • 20 g di funghi porcini secchi
  • 1 l di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di olio d’oliva
  • 1 cipolla rossa tritata
  • 3 spicchi d’aglio tritati
  • 250 g di funghi misti
  • 120 ml di vino rosso
  • Sale q.b
  • Pepe q.b.
  • Prezzemolo tritato

 Procedimento

  • Mettete i funghi porcini in una ciotola e versatevi sopra dell’acqua calda. Lasciate a bagno per 30 minuti. Scolateli e conservate il liquido dei funghi.
  • In una pentola fate scaldare l’olio e aggiungete la cipolla e l’aglio lasciandoli cuocere per 4-5 minuti. Aggiungete i funghi misti e lasciate cuocere per altri 3-4 minuti.
  • Aggiungete i funghi secchi e versatevi il liquido filtrato con un colino ricoperto da un panno, il vino e il brodo e fate cuocere per 15 minuti o finchè non si sarà ridotto della metà. Togliete dal fuoco e fate raffreddare leggermente.
  • Frullate metà della zuppa fino a ottenere un composto cremoso. Versate la zuppa frullata in quella rimasta nella pentola. Rimettete la zuppa sul fuoco e portate a ebollizione e aggiustate di sale e pepe.
  • Dividete la zuppa in 6 scodelle con una spolverizzate con prezzemolo tritato. Se lo desiderate potete accompagnare la vostra zuppa con della polenta, dell’orzo perlato o del riso basmati.

Il vostro piatto è pronto. Buon apettito!

Articolo scritto in collaborazione con OneTouch


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